LA REPUBBLICA / BOLOGNA 26 . 06 . 1999

MARTIEN GROENEVELD
ALL’ ESPRIT NOUVEAU

ASCOLTA,
QUELLE SCULTURE
RISUONANO
COMO XILOFONI

ARTISTA ALLA RICERCA DEL NUOVO CON IL PALLINO
DEI SUONI E DELLE ARTE VISIVI, MARTIEN GROENEVELD
APPRODA CON LE SUE OPERE E LA SUE ANIMA DI SCRU-
TATORE, DA AMSTERDAM A BOLOGNA. OGGI E DOMANI,
ALLE ORE 22, NEGLI SPAZI DEL PADIGLIONI L’ESPRIT NOU-
VEAU DI LE CORBUSIER (IN ZONA FIERA, DI FRONTE ALLA
GALERIA D’ARTE MODERNA) DARA VITA AL SUONO SPET-
TACOLO DI SCULTURE ACUSTICE – DEI GRANDE XILOFONI
IN LEGNO – E COME LI CHIAMA, PAESAGGI DEL SUONO, OV-
VERRO “MUSICA DA GUARDARE E OGGETI DA ASCOLTARE.”
LO SPETTACOLO E OSPITE DELLA RASEGNA CURATA DALL
‘ORCHESTRA STOLPNIK, STAGIONI DI CACIA.’ E UNA PER-
FORMANCE CHE IMPEGNA L’ARTISTE OLANDESE CON STRU-
MENTI DA LUI STESSO COSTRUITI, GIGANTESCHI E PARTICO-
LARI, TRATTATI COMO PERSONAGGI DI UNA STORIA FANTA-
STICA, E LA MUSICA ELETTRONICA.
L’IDEA DI METTERE INSIEME PITTURA E PASSAGIO, MUSI-
CA E SOUNDSCAPE COLLEGATI TUTTI DA UN UNICO FILO
CONDUTTORE, MARTIEN GROENEVELD DICE DI AVERLA
AVUTA ANNI FA: “UNNA MATTINA MI SVEGLIAI AL SUONO
DEI SELCIATORI…TIC-TIC, TOC-TOC.ERA UN RITMO COSI DE-
CISO CHE NON RIUSCIVA AD USCIRMI DALLA TESTA. COSI
COMINCIAL A REGISTRARE SUONI, E TUTTO QUESTO DIVEN-
NE ALLA FINE UN PROGETTO CHE CHIAMAI ” BAKKERSTRAAT
PAVIAMETATA “. FU L’INIZIO DEL SUE VIAGGIO.